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Zagabria Football Guide

Capitale della Croazia, Zagabria è una città facilmente raggiungibile dall’Italia anche in auto. Da Trieste i chilometri da percorrere sono 230, quasi tutti di autostrada, quattrocento in più da Milano. Con grande tradizione sportiva (pallacanestro, pallamano, hockey su ghiaccio, pallanuoto, pallavolo) Zagabria rimane una città soprattutto calcistica. I vostri Football City Guiders vi accompagneranno nei tre stadi più importanti della città. Innanzitutto al “Maksimir” (e al parco che è accanto) dove si è scritta la storia non solo del calcio ma anche del Paese: vi faranno accomodare sulle tribune per le partite fondamentali che qui si sono giocate (e non giocate…). Poi, tra un sorso di birra Ozujsko, uno sguardo alla Cattedrale e un fumetto calcistico di grande successo, vi faranno conoscere le squadre cittadine (ma la Dinamo sarà lei a venirvi incontro, non occorrerà cercarla troppo in questa verace Football City) e i loro tifosi. Nel bellissimo cimitero monumentale, uno dei più affascinanti d’Europa, vi daranno le coordinate per orientarvi tra le tombe dei numerosi calciatori, e sportivi in generale, che qui sono seppelliti Passeggiando per la città vi faranno incontrare calciatori contemporanei (Modric, Boban), quelli che purtroppo non ci sono più (Ramljak, Bobek, Jerkovic) e quelli che saranno i campioni del futuro. Vi scorteranno nei bar dove la Dinamo è un’istituzione o nei taxi (ma questa è una città piacevole da visitare a piedi) dove la fede per l’Hajduk va tenuta discretamente nascosta. I Football City Guiders vi porteranno anche nella piazza principale dove si festeggiano le vittorie più importanti dello sport e dove a due passi c’è un museo multimediale gestito dalla Federazione croata. Insomma vi porteranno a Zagabria, Zagabria Football City.

“Dinamo”, “Dinamo”, “Dinamo”. In città non si fa altro che parlare della Dinamo Zagabria, che per titoli, importanza e tifosi fagocita tutto il resto. Siamo di fronte ad una sorta di pensiero unico. È difficile andare oltre alla squadra principale e ai “Dinamo”, “Dinamo”, “Dinamo” che si sentono per strada.

Nel 1911 il vescovo di Zagabria, Antun Bauer, ragionò come un semplice curato d’oratorio: capì quanto fosse importante guidare quello che il popolo non aveva mai avuto fino a quel momento, il tempo libero. Per questo motivo diede in affitto a un prezzo irrisorio all’Hask Zagabria (il club che insieme a Gradanski e Concordia formerà il nucleo originario della Dinamo Zagabria) il terreno sul quale la società voleva costruire il proprio campo. Il nome venne scelto subito: il terreno è accanto al Maksmir Park

Per preparare il picnic ideale ricordatevi di fare in mattinata un giro al mercato Dolac, acquistate pane, salumi e formaggi croati e magari un po’ di frutta secca. Per le birre Ozujsko fate un takeaway in un bar del Parco in modo da riuscire a berle alla temperatura giusta. Salutate il barista con un arrivederci perché molto probabilmente sarete di nuovo lì per chiudere il pranzo con caffè e rakija.

Cattolica, ortodossa, musulmana, ebraica, protestante. Qui tutte le fedi religiose hanno trovato un loro spazio. Eterogeneo, ma ordinato. I monumenti sono molto belli, sobri, rifuggono quasi sempre ogni tipo di pacchianeria. Qui vi sono seppelliti i figli prediletti del paese: politici, scrittori, artisti, musicisti e sportivi. Tra questi ultimi da segnalare i due celeberrimi cestisti croati Kresimir Cosic e Drazen Petrovic, che riposano non distanti l’uno dall’altro. L’appassionato di football potrà invece mettere un fiore sulla tomba dei personaggi che hanno fatto la storia del calcio zagabrese. Sarà una caccia al tesoro per il viaggiatore trovare le tombe al Mirogoj, nonostante esistano delle mappe in cui sono segnalate le tombe più importanti.

Foto: Antonio Di Bonito

Testo: Facchinetti-Sica

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Redazione

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