Nel calcio attuale, in cui non è più possibile la legge del “da qui non esce niente”, tutto deve essere mostrato, espresso e rimasticato via social. Ed è giusto così. Bloccare le informazioni è sempre una pratica violenta. Fai sapere tutto, poi la gente giudica e non colpevolizza, semplicemente sceglie. Bisogna educarci a questo, non al nascondere qualsiasi cosa come se il calcio fosse un segreto di stato.
Detto questo, credo sia meravigliosa la capacità spallettiana di reggere il confronto, lui chiaramente lontano dal 2.0 (rispetto ad un Totti che i Social li utilizza alla vecchia maniera: semplice presenza e frasi da ufficio stampa, ma per forza di cose seguito e forte).
Non è facile per la generazione dei cinquantenni sapersi mostrare sui social e avere riscontri positivi. Con un po’ di cose molto light Spalletti ci sta riuscendo e controbatte perfettamente uno stuolo di esperti che stanno dietro al Pupone.
“Non sono socialmente morti i cinquantenni”, questo ci sta dicendo Luciano da Certaldo, detto @LuxPa.

Jvan Sica
