DUE EROI IN PANCHINA – Roberto Quartarone

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Due eroi in panchina” di Roberto Quartarone porta alla luce una verità che viene a galla con un ritardo di 70 anni. È il 6 febbraio 1945, prime luci dell’alba. Un plotone d’esecuzione nazista, pochi giorni prima che Budapest venga liberata, fucila due allenatori di calcio: Géza Kertész e István Tóth-Potya sono entrati da un paio d’anni nella resistenza ungherese, sabotando i tedeschi, per salvare resistenti ed ebrei. I due sono amici da tempo, hanno giocato insieme sui campi sterrati di inizio Novecento con la maglia Ferencváros e si sono ritrovati in Italia come allenatori. Géza sulle panchine di Catania, Atalanta, Lazio e Roma, István su quelle di Triestina e Inter, ed entrambi sono molto apprezzati. Rientrati a Budapest, decidono di sacrificare la loro gloria sportiva per diventare due “Schindler del calcio”. La prefazione è di Darwin Pastorin. La postfazione è a cura di Filippo Fabio Solarino, con cui l’autore ha svolto il lavoro di ricerca.

 

Leggendo le pagine di Roberto Quartarone mi sono commosso, emozionato, ho stretto i pugni, sorriso, pianto. Impossibile restare indifferenti davanti a questi “Due eroi in panchina”: prometto di portare questa vicenda sempre con me, tra i miei racconti di pallone e di vita più belli, forti e struggenti. (Darwin Pastorin)

 

L’AUTORE
Roberto Quartarone
, nato a Catania nel 1986, è giornalista per “La Sicilia” e “Quotidiano di Sicilia” e ha fondato il blog BasketCatanese.it. Ha scritto “Il libro d’oro del basket catanese” (2013) ed è coautore di “Tutto il Catania minuto per minuto” (2010).

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