DIRCEU PER SEMPRE – Enzo Palladini
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Dirceu José Guimarães, meglio noto solo come Dirceu (Curitiba, 15 giugno 1952 – Rio de Janeiro, 15 settembre 1995), è ritenuto tra i giocatori brasiliani più forti e rappresentativi della sua epoca. Era soprannominato “a formiguinha”, per la sua resistenza e capacità di coprire ogni zona del centrocampo. Tre sono stati i Mondiali disputati dal campione brasiliano. Zero i cartellini rossi ricevuti in tutta la carriera. Cinque come gli anni vissuti in Serie A con cinque maglie diverse. Due come le stagioni in cui la sua insaziabile fame di calcio l’ha portato a fermarsi a Eboli, dove gli hanno intitolato lo stadio. Quattro come i figli avuti insieme a Vania, la compagna di una vita. Quindici come il giorno della sua nascita (era giugno del 1952) e come il tragico giorno (settembre del 1995) in cui uno schianto sotto casa se l’è portato via troppo presto. Mille come gli amici che ha lasciato in giro per il mondo e che hanno pianto di rabbia. Questo era Dirceu José Guimaraes. Anzi, questo “è” Dirceu. Per sempre.
Enzo Palladini (Milano, 1965) è un giornalista della redazione sportiva di Mediaset dove lavora dal 2002. In precedenza, è stato alla redazione di Milano del Corriere dello Sport, che l’ha assunto nel 1989 dopo una lunga collaborazione. Per Edizioni inContropiede ha scritto “Scusa se lo chiamo futebol”, “L’anno delle volpi”, “Dimmi chi era Recoba”, “O Zico o Austria”, “Il pallone ai tempi di Tino Asprilla”, “Casagrande all’inferno e ritorno”, “Le città del calcio: Milano”, collaborando anche alla serie “Football City Guides”.
enzoruggia@alice.it –
“Dirceu per sempre” e per sempre rimarrà nel mio cuore e nei miei ricordi. Grazie Enzo per questa testimonianza al grande campione che è stato. Fra i tanti racconti che mi faceva durante i tanti viaggi fatti insieme, mai mi aveva raccontato di questo simpatico soprannome ” a formiguinha”.