La Francia sogna e il Brasile trema. Potrebbe essere questa la sintesi dei quarti di finale mondiali che si disputano domani. I francesi a nostro modo di vedere non dovrebbero essere troppo entusiasti per il fatto di avere come avversario la Germania, ma si caricano per gli 8 gol segnati in due partite nel girone e il 2-0 nei tempi regolamentari alla Nigeria. Per giustificare gli slanci di ottimismo si buttano sui risultati dei precedenti Mondiali: ai quarti di finale di solito la Francia vince. Ma c’è subito chi getta acqua sul fuoco: calma, gente, con la Germania abbiamo già beccato due volte in semifinale. La Germania era parsa bellissima all’inizio: se non altro ordinata, continua ed efficace. Ma con le africane non ha proprio incantato: 2-2 per il rotto della cuffia con il Ghana, 2-1 dopo i supplementari con l’Algeria. La Francia piace di più ma non ha un vero condottiero. I tedeschi, se si svegliano insieme Oezil e Thomas Mueller, ne hanno due temibili. Un pronostico? Boh! E il Brasile? Forse era meglio per i padroni di casa incontrare prima la Colombia e poi l’Uruguay. Va bene soffrire contro i tradizionali rivali dotati di pedigree indiscutibile, ma i colombiani chi sono? D’accordo che hanno diversi giocatori maturati all’estero e il ventitreenne James Rodriguez capocannoniere, ma perdere con gli ultimi arrivati ( o i penultimi, c’è anche Costa Rica) sarebbe davvero una disgrazia epocale. Non per niente hanno fatto intervenire una psicologa.
Gino Franchetti
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