Siamo arrivati agli ottavi di finale e pare d’obbligo buttar lì dei pronostici (o delle previsioni, che è meglio). Ribadisco che dopo i gironi quasi sempre i rapporti di forza si modificano, e poi la partita unica lascia più spazio alla fortuna, dunque bisogna forzatamente rifarsi a quanto visto sinora. E allora diciamo che Brasile, Francia, Germania, Olanda e Argentina sono favoriti d’obbligo, anche se Cile e Messico soprattutto si sono dimostrati avversari di tutto rispetto. Più incerti gli altri confronti, fra Colombia e Uruguay (senza Suarez), Costa Rica e Grecia, Belgio e Stati Uniti (perché gli americani sono imprevedibili). Gli svizzeri non giocano male, ma sono parsi fragili contro l’attacco francese e avranno a che fare con un certo Messi. Per ora Europa e Americhe sono pari (sette contro sette), mentre l’Africa ha qualificato due squadre e non credo potrà avere un peso nel grande scontro dei continenti. Brasile e Uruguay puntano a ritrovarsi di fronte per una rivincita del 1950: ho il dubbio che le squadre di allora fossero entrambe più dotate. Da noi tiene banco il caso Balotelli. Pare sia in atto un assurdo linciaggio. Che superMario non fosse in gran forma è certo, ma Prandelli non ha fatto quanto avrebbe dovuto per consentirgli di esprimere il suo valore. Non si può lasciare un solo attaccante in mezzo alla difesa avversaria, servendogli palloni imprendibili o comunque ingiocabili per lo stretto controllo cui è sottoposto: è quasi un assassinio calcistico. Il nostro futuro C.T.? Fra i nomi che si son fatti stento a riconoscere uomini di prestigio e adatti a creare un gruppo vincente.
Gino Franchetti
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