“Un grazie a Prandelli e Sacchi per il lavoro fatto in questi anni con il secondo per il quale la porta della Nazionale è sempre aperta”. Così ha detto Conte il giorno della presentazione.
Arrigo Sacchi è l’ispiratore di tanti allenatori contemporanei molto diversi fra loro: se ci teniamo solo ai suoi ex calciatori andiamo dalla nascita del tiki taka barcelonista di Rijkaard alla furia viscosa delle squadre di Conte. Sembrano due realtà totalmente diverse eppure vengono dalla stessa idea: correre molto per ingolfare gli spazi altrui e liberare i propri.
Ma sono anche altri gli allenatori che certificano la discendenza sacchiana. Due su tutti: Guardiola che ha spesso parlato dell’ispirazione sacchiana, evolvendo il sistema-pressing radicalizzandolo, e Mourinho, che ha più remore nel riferirsi a Sacchi, ma che usa tattiche di difesa prese pari pari da quel Milan.
Per molti Sacchi è un ricordo o un retaggio del passato. Invece molte sue idee sono pane calcistico quotidiano.

Jvan Sica
