È uscito il nuovo libro targato inContropiede, dedicato ad uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi Mané Garrincha. Dopo la morte della madre in un incidente stradale, la popolare cantante brasiliana Elza Soares ottiene una scrittura al Teatro Sistina di Roma per una serie di spettacoli. È il 1970, quando arriva in Italia con il suo compagno Mané Garrincha. L’ala destra campione del mondo con il Brasile nel 1958 e nel 1962 guidava l’auto in cui la madre di Elza ha perso la vita. Mentre la donna fa le sue serate, Garrincha, ormai al termine di una straordinaria carriera, vive una vita randagia, tra bevute nei bar della città, partite tra dopolavoristi e un ruolo poco gradito come testimonial per l’Istituto del caffè brasiliano in Italia.
In questa Roma, dove la dolce vita è ormai solo un ricordo, per tutti quanti diventa “Garincia”, un uomo rimasto bambino che trova attimi di felicità solo quando riesce a superare uno João con la sua leggendaria finta. A lui poco importa se si trova al Maracanã di Rio o in un campetto della periferia romana.
Il romanzo di Jvan Sica è il racconto sentimentale di uno dei periodi più tristi e folli nella vita del più amato calciatore della storia brasiliana.
Jvan Sica (Salerno, 1980) è uno scrittore con il desiderio di portare la letteratura sportiva sugli scaffali migliori delle librerie. Ha scritto “L’Europa nel pallone. Stili, riti e tradizioni del calcio europeo”, “Una stella cometa. Biografia di Andrea Fortunato”, “Italia, 1982”. Fa parte del gruppo di scrittori “Sport in punta di penna” e da anni tiene il blog “Letteratura sportiva”. E’ uno degli autori delle Football City Guides.
Redazione
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