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ILMISTER #7 PIEDE INVERTITO SÌ O NO? (Alfredo Sebastiani)

Mi sono imbattuto nell’interessante considerazione del nostro Jvan Sica sulla moda di collocare in campo i giocatori in fascia col piede invertito, per intenderci un sinistro naturale all’ala destra ed un destro naturale ad ala sinistra. La moda continua anche con gli interni del centrocampo a tre, dove a piede invertito si consentirebbe un controllo di palla sul piede distante dal difendente che pressa. Ha ragione Sica però, quando dice che giocare in questo modo fa perdere tempi di gioco, soprattutto in un calcio come il nostro dove i centimetri guadagnati devono essere sfruttati.

A mio modo di vedere c’è da fare qualche distinguo.

Purtroppo spesso le mode rovinano ed inflazionano l’idea originale.

Alcune considerazioni:

 

  1. Se ho degli attaccanti con caratteristiche da arieti (molto prestanti fisicamente, bravi di testa ma poco veloci nell’attacco alla profondità) ricercherò con continuità il cross dal fondo e per questo giocherò con un destro a destra e un sinistro a sinistra.

 

  1. Se invece ho degli attaccanti veloci ad attaccare la profondità ma leggeri, forse è preferibile venire dentro al campo e scodellare palle filtranti alle spalle della difesa per i micidiali tagli che possono produrre, sfruttando così la loro velocità.

 

  1. Occorre inoltre considerare l’assortimento della coppia che lavora in fascia. Se ho un terzino che spinge, non lo metterei mai dietro ad un’ala che punta il fondo per il cross ma lo collocherei dietro ad un esterno che viene dentro al campo (magari pure a piede invertito) che gli fa spazio per attaccare la profondità. Dietro all’ala che va in profondità, metterei invece, un terzino che accompagna e sostiene ma che è meno bravo a sovrapporre.

 

  1. Il Milan di Zaccheroni prevedeva questa soluzione nel suo 3-4-3: Boban o Leonardo venivano dentro palla al piede ed Helveg attaccava la fascia per scodellare cross invitanti per Bierhoff e Weah. Il difensore avversario non sapeva mai se restare sull’esterno che veniva dentro o assorbire la fiondata di Helveg in profondità.

 

Questo solo per dire che, tutto può essere utile nel calcio, ma bisogna idearlo con logica ed in funzione degli interpreti, non copiare solo quello che fanno gli altri senza capirne la ragione.

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Alfredo Sebastiani

Alfredo Sebastiani

Allenatore e scrittore. Alla guida del SudTirol ha vinto nel 2010 un campionato di Lega Pro Seconda Divisione. Nel 2014 è stato al Watford nello staff di Giuseppe Sannino. A breve Edizioni inContropiede pubblicherà un suo giallo ambientato nel mondo del ciclismo amatoriale.

Una risposta su “ILMISTER #7 PIEDE INVERTITO SÌ O NO? (Alfredo Sebastiani)”

Tutto giusto se gli interpreti sono validi ed il lavoro dell’allenatore viene eseguito. Un puro sinistro come l’ex azzurro, capitano del Torino, eccetera ed ora capitano della Salernitana, Ale Rosina, non solo da destra firmava reti sul secondo palo, ma accentrandosi leggermente, mandava sul fondo il terzino a crossare ! Purtroppo dalla nazionale alla terza categoria vedo sempre i soli schemi in tutte le parti del campo. Con un pò di fantasia da parte dei tecnici, ci sarebbe più spettacolo, risultati positivi per chi attua, e tanta soddisfazione. Anche recentemente personalmente ho visto come si può in campo professionistico subire 2 reti da un semplice fallo laterale ! Fantasia o altro ?

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