Gagliardini presentato sui canali web dell’Inter (non c’è stata una conferenza stampa ma un live social a cui si rispondeva alle domande degli utenti) mi ha fatto riflettere e sono andato oltre Gagliardini e l’Inter. Ormai è chiaro che l’intermediazione giornalistica in quanto raccolta ed esposizione della notizia non ha più senso. Chi fa notizia in futuro la fornirà direttamente ai suoi utenti interessati al tema e il giornalismo non servirà né come megafono, né come indirizzatore di consenso, né come aggregatore di engagement. Sono tutte fuzioni che svolgerà direttamente la fonte primaria della notizia.
I giornali avranno solo una valenza analitica, più che di presentazione cronachistica della notizia, ovvero saranno una voce fra le altre a commento della notizia. La grande battaglia fra qualche anno è far avere alla Gazzetta dello Sport un valore analitico maggiore di un Pasquale Rossi: commenteranno la stessa notizia data ad esempio dall’Inter e dovranno farlo sullo stesso canale, quello della fonte primaria (personalmente avrei fatto di tutto per far partecipare il mio giornale alle domande a Gagliardini).
Per riuscirci, dico una cosa forse ovvia, non serve più, ribadisco, dare la notizia che altri non danno, perché non ci saranno notizie che le fonti primarie terranno al coperto per i giornali, servirà invece una qualità straordinaria nell’analisi delle notizie stesse, con capacità di connessioni e sviluppi analitici che vanno oltre lo standard attuale. Da quel che leggo sul web molti giovani sono pronti alla sfida, bisogna dargli fin da subito la possibilità di affermarsi.

Jvan Sica
