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FUORI I SECONDI #1 – RUBRICA DI BOXE di Andrea Bacci

FUORI I SECONDI – 1 – Spesso, molto spesso, mi chiedo come faccia un appassionato di sport a voler scrivere e credere di essere un intenditore di pugilato, senza non solo averlo mai praticato, ma senza aver mai dato, e per fortuna mai preso, un cazzotto in vita sua. E che su di un ring ha messo piede non più di sei o sette volte e sempre in giacca e cravatta per presentare un libro o come addetto stampa di una organizzazione pugilistica. Però, nella vita, credo che se hai una passione enorme e viscerale, come il sottoscritto ha per la boxe, puoi riuscire anche a raccontare cose che ti entrano in testa e che credi sia bello far conoscere anche agli altri. Nei miei libri di boxe ho iniziato da una storia tragica, quella di Angelo Jacopucci, pugile che morì nel 1978 dopo il ko subìto per mano del terribile inglese Alan Minter, titolo europeo dei medi in palio. Con quel libro ormai quasi introvabile, “L’ultimo volo dell’Angelo biondo”, ho vinto anche un premio. Allora ho alzato il tiro, ho scritto di Marvin Hagler e di Ray Sugar Leonard e del loro match, uno dei tanti “incontri del secolo”, poi ho alzato ancora il livello e ho raccontato ascesa e tremenda caduta di Mike Tyson prima che fosse lui a raccontarsi in proprio, in “Essere Mike Tyson”. Quindi, per vedere l’effetto che faceva, ho puntato al massimo possibile, direttamente al Più Grande. Con tredici mesi di notti insonne io, mai tirato un cazzotto in vita mia, ho affrontato l’Everest dei personaggi della boxe a mani nude, senza ossigeno e in maglietta della salute. Ne è venuto fuori “Muhammad Ali. Storia di una rivoluzione”, in cui l’ex Cassius Clay è raccontato in ogni sfumatura e con animo semplice, tanto che la gente che lo legge poi mi scrive e mi chiede, “ma sei sicuro che tu, un semplice appassionato, ha scritto un libro come quello?”. Si, sono sicuro. Orbene, non so questa rubrica dove mi porterà, forse è solo un pretesto o un’introduzione a ciò che si fa e a ciò che si scrive. prima per raccontare a se stessi, poi pure agli altri. Intanto, buona boxe a tutti.

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Redazione

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La casa editrice guarda al passato, ripescando dal baule dei ricordi storie dimenticate.

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