Fa uno stramaledetto caldo lungo la strada che porta a Francavilla Fontana. Sono 930 chilometri, pari circa a una dozzina di ore scarsa di viaggio, tra pause, ritardi, ripensamenti, pause per soddisfare bisogni fisici. L’orario fissato per la partenza sono le undici e mezza, ma prima che arrivi tutta la squadra bisogna aspettare l’una; colpa del Vergognoso (che per questa e soloquesta occasione chiede di rimanere anonimo) viene colpito da un attacco di panico (e non di Pane) quando comprende che avrebbe dovuto passare le successive dodici ore di viaggio in macchina dentro ad una Cinquecento. Alla fine, per preservare la salute mentale e fisica di tutti, si sceglie di cambiare mezzo all’ultimo momento, passando ad una più comoda Punto Evo.
Ad affrontare il viaggio per andare in Puglia sono dodici Attacchi di Pane, suddivisi in tre diverse automobili, con tanto di nome da battaglia per il viaggio: la macchina Darwin, nella quale è di sicuro presente l’anello mancante tra l’uomo e la scimmia (uno tra Frengo, Luna, Faggio e Zonta; quale sia dei quattro l’anello mancante è tuttora da stabilire); la Vecchia Scuola, che nonostante sia la macchina dei giovani è di sicuro quella più scaltra e allo stesso tempo la meno organizzata (con al suo interno Zabaioni, Icol, Darione e Bagiana); i Matti, in cui si annida il ventre folle e schizofrenico degli Attacchi di Pane (Strava, Alvis, Cosimo e Dodo).
Il viaggio va nel modo più normale possibile, sempre che la normalità sia rappresentata dal consumare birre che alla lunga diventano calde a causa dell’interminabile viaggio e accostarle a musicaccia trash che se venisse citata voi che leggete vi vergognereste per noi. Alla fine però, nonostante le quotazioni dicessero tutt’altro, tutte e tre le automobili riescono a giungere alla tanta agognata Puglia, dove i ragazzi del Fiffa Inda Street, capeggiati da Carmine, Andrea e Massimiliano accolgono i ragazzi a suon di birrette (questa volta fresche) e con un pasto abbondante che potrebbe soddisfare un intero reggimento di bersaglieri, sigillando il gemellaggio tra Attacchi di Pane e Francavilla Fontana, il paese che ospita i battaglieri vicentini. Da adesso, almeno per gli Attacchi di Pane, il torneo è ufficialmente iniziato. (Edoardo Ferrio)
Redazione
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2 risposte su “Attacchi di Pane, il viaggio e l’arrivo”
Così si educa un figlio. Lasciate che ogni tanto un padre gioisca di emozioni del genere. Forza Attacchi!
Sta per iniziare la sfida e una mamma super orgogliosa si prepara a tifare a più non posso, anche se la distanza è tanta… FORZA ATTACCHI DI PANE!!!!!